Istituzione della scuola
Il primo registro agli atti d’archivio è datato anno sc. 1939/40 e riporta i nomi e le votazioni degli alunni che in quell’anno sostennero gli esami di Ammissione alla scuola media. Le materie d’esame(italiano,aritmetica e geometria, cultura generale, disegno, educazione fisica) erano valutate con votazione espressa in decimi. L’istituzione della scuola media governativa fu molto sofferta per l’ostilità dimostrata da molti pratesi, responsabili per cariche e posti di comando, all’idea di un altro luogo di istruzione diverso dal Cicognini. La collocazione della nuova scuola media fu individuata in una parte della vecchia scuola elementare Pier Cironi posta in via Convenevole da Prato. Completamente autonoma la scuola media iniziava la sua vita il 26 novembre 1942, con 10 classi.
1954/55 Inaugurazione dell’anno scolastico-Santa Messa in San Domenico
Gli anni della Guerra
La sede di via Convenevole, da poco tempo ripulita per ospitare la scuola media, aveva un aspetto di estrema povertà, soprattutto per gli arredi(banchi, sedie), anche gli uffici erano sforniti di arredi, a cui il Comune non poteva provvedere per mancanza di fondi, tant’è che una macchina da scrivere “Olivetti” fu comprata con i contributi di alcune ditte pratesi. Buone erano le attrezzature per svolgere le esercitazioni di lavoro maschili e femminili. L’insegnamento nei primi anni fu condotto secondo lo spirito della riforma(legge 899 del 1940), tendente a stimolare e formare la personalità degli alunni ed a valutarne la preparazione globale. Molta importanza era data al’insegnamento diversificato del lavoro tra maschi e femmine; le alunne infatti erano indirizzate ai lavori di ago, uncinetto, maglia, cucito e ricamo ed ognuno preparava un campionario con ammirevole cura e precisione. Gli alunni eseguivano lavori di meccanica, falegnameria e costruivano oggetti di vario tipo, che poi donavano alle Organizzazioni del Regime per la Befana Fascista.
A.S. 1949/50 Lavori di Cucito e Ricamo
Nell’anno 1943
1956/57 Inaugurazione anno scolastico – Preside Cappelletti Da Rin
le lezioni iniziarono il 15 novembre, dopo un’inchiesta da parte del Provveditorato agli Studi. Il 20 gennaio giunse l’ordine di consegnare vuoti i locali della scuola alla SS. Tedesca, in sole tre ore di tempo! Il 7 marzo la città subiva forti bombardamenti, fu colpito il centro cittadino ed anche la scuola fu disastrata. La Preside, che si trovava sola in sede, fu salva solo perché fece in tempo ad entrare nel rifugio. Fu chiesto allora ospitalità al Liceo Cicognini, dove già si erano trasferite quasi tutte le scuole di Prato e dove l’esistenza di un solido rifugio e la maggiore lontananza della ferrovia avrebbe dovuto positivamente influire sulla sicurezza degli alunni.
Parlare di efficacia didattica in un anno come quello descritto non sarebbe onesto. Gli insegnanti fecero del loro meglio, sopportando sacrifici, disagi ed anche pericoli per raggiungere la sede, prodigandosi come era possibile per continuare l’insegnamento. La sede della scuola sinistrata durante la guerra era stata adibita a ricovero sfollati e non poteva essere liberata. Il Liceo Cicognini era occupato da truppe alleate e solo l’8 gennaio 1945 si ripresero le lezioni nella sala da ballo del Teatro Banchini, dove non c’era luce e tranquillità, poiché allo stesso piano erano ospitati soldati alleati non sempre silenziosi e tranquilli.
Inaugurazione A.S. 1959/60 Teatro Politeama
1951/52 Brevetti Atletici
Il 21 febbraio 1945, dopo molte insistenze presso le Autorità comunali ed il riadattamento di tre aule, la scuola si trasferì nella vecchia sede in via Convenevole. Con molta difficoltà fu recuperato il materiale tratto in salvo nel 1943 da una sede all’altra. Nell’anno 1944/45, per desiderio di molte famiglie degli alunni e per analogia con il Liceo Cicognini e con l’Istituto Buzzi, alle quali scuole la maggioranza degli alunni era indirizzata, fu deciso di istituire nel Corso A una cattedra d’inglese e nel corso B una di Francese. Fu introdotto l’insegnamento della Musica, che trovò il consenso di tanti alunni tanto che il comune dette in uso un pianoforte.
Nel 1945, considerata la necessità di trovare nuovi locali per la scuola, il Comune assegna la sede della scuola elementare “A. Bini” situata in via San Vincenzo e nel mese di novembre l’attività scolastica cominciò in modo regolare. Le lezioni si svolgevano in un clima di ritrovata serenità e fu possibile anche continuare il corso facoltativo di Musica e le esercitazioni di lavoro, nonostante che la nuova sede fosse carente di attrezzature. Erano stati infatti danneggiati o smarriti gli arnesi e i laboratori attrezzati della vecchia sede. A queste carenze si cerco di sopperire con visite in aziende ed officine locali. Particolare impegno gli alunni profusero nella partecipazione al Trofeo ginnico-atletico in cui la squadra maschile si aggiudicò il diploma di III grado conseguendo una medaglia artistica e la squadra femminile il diploma di III grado conseguendo una medaglia artistica nel torneo di Palla rilanciata.
La sede di via San Vincenzo ospitò la scuola negli anni successivi, pertanto fu arredata in modo graduale anche nei locali dove erano ubicati gli uffici, con l’aiuto dei privati viste le difficoltà di far fronte alle esigenze del Comune, che però nell’anno 1946/47 istallò il telefono, dopo reiterate richieste.
1955/56- Raduno dei professori alla Villa del Palco
La scuola in quel periodo era frequentata anche da alunni abitanti fuori Prato e nei paesi del circondario, che, per recarsi a scuola, erano costretti a percorrere molta strada a piedi, in bicicletta o usando i servizi pubblici esistenti.
Particolare da notare è che nell’anno scolastico 1946/47 la Preside prese l’iniziativa di fare affiggere manifesti nelle scuole elementari anche dei paesi vicini e di pubblicare inserzioni sul giornale per far conoscere l’esistenza della scuola governativa.
A.S. 1950/51 Gita sulla neve all’Abetone
Denominazione della Scuola
Il 9 febbraio 1947 il Consiglio dei Professori scelse il nome di “Cesare Guasti” per l’intitolazione della scuola media Governativa. Tale denominazione non ottenne il nulla osta dalle autorità competenti per un vizio di forma. Da parte sua la Giunta aveva deciso per un nome diverso , non tenendo conto che l’intitolazione spettava al Consiglio dei professori. Dopo contatti avvenuti tra la Preside, il Sindaco e la Giunta si trovò un accordo per un secondo nome.
Con il Decreto Ministeriale del 22 ottobre 1947, a firma del Ministro Gonella, la scuola venne intitolata “Convenevole da Prato”.
1955/1956 Gita a San Gimignano
Nell’anno 1947/48 il locali di Via San Vincenzo risultarono insufficienti, data l’aumentata popolazione scolastica e incominciarono i turni pomeridiani. Nonostante le mancanza di riscaldamenti, di servizi e di una palestra gli alunni conseguirono ottimi risultati, in modo speciale si distinsero per la partecipazione al concorso ginnico internazionale, che ebbe luogo a Venezia nel maggio 1948, ottenendo ottimi risultati. Si svolsero anche altre iniziative, quali gite scolastiche a Firenze, Doccia, Camaldoli ed altre località della Provincia per arricchire le conoscenze degli alunni. Furono anche allestite delle mostre con i lavori eseguiti durante l’anno scolastico.
1955/1956 Gita a Livorno Classi Terze
Dal 1949 al 1957
1957 Inaugurazione della sede in via del Seminario
La scuola Convenevole continuò la sua attività fino al 1957 tra le sede di via San Vincenzo, che ospitava la maggior parte delle classi e qualche classe distaccata nella sede del Cicognini. In questo periodo la Preside Andreina Cappelletti Da Rin si adoperò con grande impegno e tenacia presso l’Amministrazione comunale per sollecitare la ristrutturazione dei locali di via Convenevole.
Finalmente la nuova sede scolastica, con ingresso in via del Seminario, fu inaugurata il 26 ottobre 1957 alla presenza del Vescovo, del Sindaco, del Vice Provveditore e di altre Autorità, con grande partecipazione di alunni, famiglie e personale della scuola. Il nuovo edificio accogliente, spazioso, confortevole, con arredamento nuovo, impianto radiofonico centralizzato e impianto di riscaldamento funzionante, era già insufficiente ad accogliere l’aumentata popolazione scolastica. Nei dodici anni intercorso tra la fine della guerra e la ristrutturazione dei locali scolastici Prato, città in pieno sviluppo economico e demografico, ha raggiunto 100.000 abitanti. Le quindici aule di cui dispone l’edificio non sono sufficienti per le trenta classi dell’anno in corso, sicchè ancora una volta fu necessario il doppio turno di lezione e l’avvio di un altro lotto di lavori per l’ampliamento dell’edificio.